Il gruppo americano, con sede a Bethesda, nel Maryland, ha dichiarato in una nota di aver ricevuto un rapporto l’8 settembre 2018 in merito a un tentativo di accedere a un grosso file di prenotazioni statunitensi: l’inchiesta ha rivelato che una “terza parte non autorizzata” aveva “copiato e crittografato le informazioni”. “Ci scusiamo profondamente questo incidente. Fin dall’inizio, ci siamo mossi rapidamente per limitare il danno e condurre un’indagine approfondita con i principali esperti di sicurezza di sostegno”, ha detto Arne Sorenson, presidente e ad di Marriott. “Stiamo facendo tutto il possibile per supportare i nostri clienti. Stiamo allocando tutte le risorse necessarie per eliminare i sistemi Starwood e accelerare il continuo rafforzamento della sicurezza della nostra rete”, ha affermato. La polizia, con la quale Marriott collabora, ha aperto un’indagine e le autorità di regolamentazione sono state avvertite. Anche il procuratore generale di New York ha aperto un’inchiesta sull’attacco.
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